Da ottobre a Reggio tornano gli spettacoli in Fonderia, sede della Fondazione nazionale della danza / Aterballetto.
Il primo appuntamento è in programma giovedì 6 ottobre alle 20.30 con “People” della Dacru Dance Company: un’analisi profonda e segreta, in alcuni istanti forse serafica, dei contorni degli esseri umani, esponenti di una razza che nella società contemporanea viene sempre più esposta a un fittizio contatto, fatto di sharing fotografico, di giudizi, di gradimento, di seguito e status, inventati e proporzionalmente sempre più circoscritti – spesso esiliati – a una solitudine sociale.
La compagnia riflette sulla straordinaria potenza delle distanze sociali, tema carissimo e già trattato in “[zerocentimetri]”, l’ultima produzione messa in scena nel 2019 che in maniera predittiva introduceva quello che in seguito è diventato uno stato di fatto. E dunque, in uno spazio limitato e delimitato, ogni respiro diventa una ricerca, una piccola terra da conquistare, dove tutti i danzatori occupano la loro comfort zone, ciechi a tutto quello che vive al di fuori. Una scena semplice e scarna, pochi oggetti relativi alla quotidianità, piccole stanze disegnate in uno spazio aperto. Una straordinaria e densa folla di esseri viventi, separati ma troppo vicini per non desiderare segretamente il contrario.
Dacru Dance Company è un gruppo che trasforma il linguaggio della danza hip-hop coniugandolo attraverso la danza contemporanea e la performing art; spesso ospite in festival e rassegne internazionali, da alcuni anni è una delle realtà associate a Naturalis Labor.
Concept e coreografia sono a cura di Marisa Ragazzo e Omid Ighani, mentre sul palco danzeranno Davide Angelozzi, Elda Bartolacci, Alessandro Marconcini, Graziana Marzìa, Jenny Mattaioli e Afshin Varjavandi . Lo spettacolo (durata 50 minuti) è una produzione della Compagnia Naturalis Labor con il sostegno di Mic, Regione Veneto, Arco Danza e Comune di Vicenza.
Ultimi commenti
buffon sei il numero uno del pianeta terra
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!