Rientra in Emilia-Romagna l’allerta arancione dovuta al transito della piena del Po.
L’ultimo bollettino dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile per l’Emilia-Romagna e di Arpae declassa a “gialla” la criticità idraulica per la pianura emiliana orientale e per la costa ferrarese in riferimento al “lento esaurimento della piena nelle ultime sezioni del fiume Po”.
Nella mattinata l’allerta era arancione. L’ondata di maltempo prosegue in Emilia-Romagna con un’allerta arancione che permane sulla pianura emiliana orientale e sulla costa ferrarese per criticità idraulica legata alla propagazione della piena del fiume Po. È quanto emerge dall’ultimo bollettino dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile per l’Emilia-Romagna e di Arpae. Il colmo di piena è atteso nelle prime ore di lunedì, 5 novembre, nella sezione di Pontelagoscuro, nel Ferrarese, ma la situazione è sotto controllo.
La piena del fiume Po che sta transitando in queste ore è sostanzialmente una piena ‘normale’ e la situazione è sotto controllo. “La portata d’acqua è di circa cinque-seimila metri cubi al secondo, poco più della metà della ‘piena storica’”, spiega All’Ansa Maurizio Mainetti, direttore dell’agenzia regionale di Protezione civile dell’Emilia-Romagna. “Abbiamo emesso un’allerta arancione – prosegue – ma riguarda solo i Comuni rivieraschi e non il resto dell’area. L’acqua sta transitando con un livello un po’ più alto da Ferrara al mare, ma si sta espandendo nelle aree golenali e non arriva mai all’argine maestro. Procediamo in maniera controllata”. Più che un colmo di piena è corretto parlare di “ripetuti innalzamenti del livello dell’acqua”, dopo le giornate di precipitazioni. Piogge che peraltro sono previste sparse, ma non con fenomeni significativi nelle prossime ore.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]