Sarà una Festa dell’Unità senza bandiere del Pd e senza simboli di partito, ma caratterizzata soltanto dal tradizionale logo della manifestazione, quella che prenderà il via il 25 agosto al Parco Nord di Bologna per concludersi il 18 settembre.
All’inaugurazione saranno presenti il segretario nazionale del partito Enrico Letta, la segretaria del Pd di Bologna Federica Mazzoni, il sindaco di Bologna Matteo Lepore, il segretario del Pd dell’Emilia-Romagna Luigi Tosiani e la responsabile organizzazione del Pd di Bologna Giulia Caciolli.
La decisione è stata presa per garantire lo svolgimento della festa e contemporaneamente il rispetto delle regole relative alla par condicio in campagna elettorale, dal momento che l’area del Parco Nord è uno spazio considerato pubblico (dato in concessione a BolognaFiere, un’azienda privata ma a maggioranza pubblica) non compreso tra le zone destinate dal Comune di Bologna alla campagna elettorale in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre.
“Sarà una festa con qualche doverosa modifica dettata dalla normativa”, ha specificato il responsabile della festa Lele Roveri, “ma con l’anima e l’atmosfera che sempre hanno caratterizzato ogni Festa dell’Unità. Il tutto verrà organizzato nel rispetto delle regole, come sempre è stato. Regole che tutti i partiti politici devono rispettare. Ringraziamo il prefetto Attilio Visconti per aver esplicitato e reso trasparenti elementi che già stavamo approfondendo da un paio di settimane con le autorità competenti e con i nostri legali”.
Ma nonostante queste considerazioni, la festa è già diventata un caso politico: “È una violazione delle regole”, ha tuonato il deputato bolognese di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami, che nelle settimane scorse aveva presentato un esposto in prefettura. “È uno spazio pubblico che viene dato in concessione a un partito senza rispettare le regole della campagna elettorale. A Bologna le regole valgono per tutti, ma per il Pd valgono sempre meno”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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