In provincia di Reggio continua a crescere il numero delle imprese guidate da persone di nazionalità straniera. A fine giugno, infatti, erano 9.292, con un incremento del 6% rispetto allo stesso mese del 2021. Un dato che conferma, in accelerazione, il trend dell’ultimo decennio, che ha visto crescere del 36,6% le unità produttive e di servizio di questo tipo, mentre nello stesso lasso di tempo la popolazione di origine straniera ha aumentato la propria presenza sul territorio reggiano del 7,6%.
L’andamento, in controtendenza rispetto al trend della base imprenditoriale non straniera, che invece è risultata essere in calo del 4,3% tra l’anno scorso e quest’anno, ha portato l’incidenza della componente estera nel Reggiano a quota 16,9%.
La provincia di Reggio, come hanno evidenziato le analisi dell’ufficio studi della Camera di commercio cittadina sui dati di Infocamere, conferma così il suo primato regionale per incidenza della componente straniera sul numero complessivo delle imprese attive (davanti a Bologna, ferma al 13,7%, e a Modena, al 13,3%) e la quinta posizione a livello nazionale nella graduatoria delle province dopo Prato (31,7%), Trieste (19%), Imperia (17,2%) e Firenze (17,2%). La media italiana, invece, è pari al 10,7%.
L’edilizia, con un incremento annuo del 7,8% e con un numero di aziende arrivato a quota 4.390 unità, è il settore in cui le imprese gestite da persone straniere sono maggiormente presenti in valore assoluto: a fine giugno, infatti, nel comparto si concentrava il 47,2% delle attività condotte da imprenditori e imprenditrici di nazionalità non italiana.
Non dissimile il trend di crescita delle attività afferenti al terziario, settore nel quale al 30 giugno scorso erano attive 3.249 aziende straniere (il 35% del totale): con 125 unità in più rispetto allo stesso giorno dell’anno precedente, il comparto ha fatto segnare un incremento del 4%.
Osservando i dati relativi al commercio all’ingrosso, le imprese sono passate da 1.371 a 1.474 (+ 7,5%), mentre le attività di alloggio e ristorazione da 574 a 591 (+3%). In aumento anche la presenza di imprese guidate da persone straniere attive nei settori dei servizi alle imprese (da 712 a 721 unità) e dei servizi alle persone (da 427 a 463 unità).
Buona la performance, nonostante i numeri contenuti, anche nel settore primario, dove le imprese dell’agricoltura a conduzione straniera sono passate in un anno da 88 a 94 (+6,8%), a fronte di un andamento sostanzialmente stabile di quelle gestite da imprenditori italiani. Mentre a metà 2021 le imprese manifatturiere guidate da persone straniere erano aumentate dell’1,2% rispetto allo stesso momento del 2020, a metà di quest’anno lo stesso indicatore ha fatto registrare un incremento annuo pari al 3,2 %, con un passaggio da 1.205 a 1.244 unità.
Tra i paesi di provenienza degli imprenditori e delle imprenditrici di nazionalità straniera in provincia di Reggio (con riferimento alle sole 7.132 imprese individuali, le uniche per le quali è possibile associare la nazionalità al titolare o alla titolare) quello più rappresentato è la Cina, con 1.013 imprese individuali attive in provincia di Reggio (+0,6% rispetto allo stesso momento del 2021). A seguire diversi altri Paesi extra-UE con un numero rilevante di imprese individuali: Tunisia (897 imprese, +1,9%), Albania (846, +7,1%), Marocco (746, +2,8), Egitto (724, +0,4%), Nigeria (491, +4,2%), Pakistan (419, +6,1%). Il primo paese comunitario è invece la Romania, che con 323 imprese individuali si colloca all’ottavo posto della graduatoria.
Ultimi commenti
Ma i commercianti vorrebbero lavorare tutto l' anno...o no?
ok emilia allora è solo per il salvataggio del natale? non capisco bene cosa mi contesti... ripeto e concludo per non far diventare questi sproloqui […]
ho la quasi certezza che se un reggiano autocnono, prova anche solo a reagire come fanno spessissimo questi nostri nuovi amatissimi e alacri cittadini italiani,