Luca Vecchi ha cambiato programmi. Zero giornate di vacanza, anche perché il concetto contemporaneo di vacanza corrisponde allo spegnimento di smartphone e tablet e non certo alla distanza fisica, e accelerazione discreta verso la creazione della nuova giunta il prima possibile.
Ci si era parlati molto prima, ci si parla molto ora dinanzi al risultato del voto. E la situazione, tutto sommato, non è troppo complicata da definire.
Con Vecchi saranno certamente confermati tre assessori: Raffaella Curioni, Daniele Marchi e Valeria Montanari.
Probabile anche la conferma di un altro assessore uscente, Alex Pratissoli.
Il numero complessivo delle poltrone salirà di uno anche per fare posto alle tre new entries delle liste civiche: Carlotta Bonvicini (Immagina Reggio, probabile vicesindaco), Mariafrancesca Sidoli o Layla Yusuf (+Europa) e Lanfranco De Franco (Reggio è).
Gli ultimi tre nomi, tutti di area Pd, e ai quali può essere aggiunta la non disprezzabile poltrona da presidente del consiglio comunale, usciranno da questa lista:
Annalisa Rabitti (nome forte, può decidere da sola e al momento è più sì che no), Luca Cattani (segretario Pd comunale), Andrea Capelli (ex capogruppo), Matteo Iori (area catto-dem), Nicola Tria (avvocato), Marwa Mahmoud (si occupa di intercultura), Dario De Lucia (si occupa di social media), Claudia Aguzzoli (ingegnere).
Genere e collocazione politica avranno un peso nella scelta del sindaco (il quale, peraltro, dovrà confrontarsi con l’area centrista sempre bene organizzata in città la quale, se fosse necessario, non mancherà di ricordargli che per vincere a Reggio è stato indispensabile il ballottaggio pure in assenza di un competitor pericoloso).
Probabile, e non solo possibile, che alla fine avremo una giunta a maggioranza femminile, con cinque donne e quattro uomini.
Concordo sui riferimenti al fascista di sinistra e l’obeso. Sulla “fatica” e il “lavoro” della Rabitti non ne sarei così sicuro. Non si fermi alle apparenze.
Senza alcuna malizia, sarebbe interessante sapere chi sono i reggiani per cui è stato fatto tanto, forse sarebbe più corretto parlare di cittadini, sarebbe interessante saper pure se nel contempo l’assessore all’Urbanistica si è poi laureato in architettura, ma forse è meglio non sapere troppo, d’altra parte i ruoli sono politici non tecnici…
Ecco facciamo sta benedetta distinzione tra politici e tecnici o non ci si capisce più niente e neppure si sa chi è che conta di più, cioè si sa , ma per i cittadini è meglio si creda che conti di più chi conta mento altrimenti cosa si è andati a votare a fare?
In effetti non è che ci vanno più in tanti e andandoci in pochi quelli che dovrebbero contare di più conteranno sempre di meno…
ma perchè il defranco che come il delucia non ha mai combinato niente nella vita dovrebbe avere un posto garantito mentre persone che hanno lavorato e faticato come matteo iori e annalisa rabitti dovrebbero rischiare di stare fuori che sono persone stimate riconosciute e soprattutto hanno dato e fatto tanto per noi reggiani!!!!!!!!!
Avvincente