Norbert Feher, più noto alle cronache italiane come “Igor il Russo”, è stato condannato dal tribunale di Teruel (in Spagna) a 21 anni di carcere per il tentato omicidio di due persone – un agricoltore e un fabbro – avvenuto il 5 dicembre del 2017 ad Albalate del Arzobispo (Aragona).
Nell’udienza che si era svolta lo scorso 28 gennaio, nell’ambito della quale Feher rispondeva anche di possesso illegale di armi, l’accusa aveva chiesto per il killer di nazionalità serba 22 anni e 10 mesi di reclusione. L’avvocato spagnolo di Feher, Manuel Zapater, sta decidendo se presentare appello contro la decisione dei giudici, confidando sulla possibilità di ottenere un ulteriore sconto di pena, dal momento che il suo assistito ammise le proprie responsabilità fin dal momento dell’arresto, avvenuto il 15 dicembre del 2017 – dopo che Feher il giorno precedente aveva già ucciso tre persone, un agricoltore e due agenti della Guardia Civil spagnola. Il processo a carico di Feher per i tre omicidi in terra iberica comincerà in primavera.
Ma la giustizia spagnola non è la sola a doversi esprimere sul killer della penisola balcanica. In Italia, infatti, Feher è atteso da due processi: uno a Ferrara, per rispondere di tre rapine commesse nell’estate del 2015 con la banda composta insieme ai complici Ivan Pajdek e Patrick Ruszo, e il processo di appello a Bologna per gli omicidi – avvenuti nell’aprile del 2017 – della guardia volontaria Valerio Verri e del barista Davide Fabbri, fissato per il prossimo 27 maggio. In primo grado, nel marzo dello scorso anno, Feher fu condannato all’ergastolo.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]