Sindaci reggiani col Tricolore per fermare la violenza in Parlamento

SID_FuoriLaViolenzadalParlamento (1)

In risposta all’inqualificabile aggressione subita dal deputato Leonardo Donno da parte di altri parlamentari, alcuni sindaci della provincia di Reggio Emilia – in concomitanza con la manifestazione organizzata a Roma il 18 giugno – lanciano la campagna “Fuori la violenza dal Parlamento – Sindaci in difesa della costituzione e dell’unità nazionale”.

“Attraverso questa campagna nella quale ci siamo fatti ritrarre con la bandiera tricolore – hanno dichiarato i sindaci -, vogliamo prendere posizione contro l’aggressione dal sapore squadrista e fascista che ha avuto luogo in Parlamento.

Un’azione barbara, ingiustificabile, che offende le sedi delle istituzioni italiane a pochi giorni dal centenario dell’ultimo discorso di Giacomo Matteotti che di un’altra violenza fu prima testimone e poi vittima.

Riteniamo che, in quanto sindaci della provincia di Reggio, terra in cui è nato il Tricolore nel 1797, abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce a sostegno della democrazia del confronto, del pluralismo, contro la brutalità di chi vuole affermare le proprie idee con la violenza.

Dal momento che il deputato Donno è stato oggetto di percosse solo perché tentava di consegnare il tricolore al ministro Calderoli, in segno di attenzione all’unità nazionale messa in pericolo da provvedimenti che segneranno in modo indelebile anche le nostre comunità, oggi abbiamo deciso di mostrarci insieme alla nostra bandiera, simbolo di unità nazionale e di adesione ai valori rappresentati dalla nostra Costituzione.

La stessa Costituzione che condanna la violenza in ogni sua forma”.

La campagna sarà online sui profili social dei sindaci coinvolti.

Hanno aderito

Marco Massari, sindaco di Reggio Emilia
Giorgio Zanni, presidente della Provincia e sindaco di Castellarano
Matteo Nasciuti, sindaco di Scandiano
Fabio Testi, sindaco di Correggio
Paolo Dallasta, sindaco di Guastalla
Emanuele Ferrari, sindaco di Castelnovo ne’ Monti
Paolo Fuccio, sindaco di San Martino in Rio
Ruggero Baraldi sindaco di Rolo
Federico Carnevali, sindaco di Gualtieri
Emanuele Cavallaro, sindaco di Rubiera
Alberto Olmi, sindaco di Quattro Castella
Elisabetta Sottili, sindaca di Luzzara
Simone Zarantonello, sindaco di Novellara
Roberto Ferrari, sindaco di Fabbrico
Francesco Monica, sindaco di Castelnovo di Sotto
Stefano Vescovi, sindaco di Vezzano
Franco Palù, sindaco di San Polo d’Enza
Roberta Ibattici, sindaca di Albinea
Alessandro Santachiara, sindaco di Campagnola Emilia
Francesca Bedogni, sindaca di Cavriago
Fabio Spezzani, sindaco di Baiso
Fabrizio Corti, sindaco di Viano
Daniele Pietri, sindaco di Rio Saliceto



Ci sono 3 commenti

Partecipa anche tu
  1. Carla

    Nessuno fa notare che la zuffa in parlamento ha preso il via per un’ azione contro regolamento fatta da Donno. Ormai non sanno più che cosa fare per attirare l’attenzione, i sinistri sinistrati!!!
    Fa piacere che i rari sindaci di cdx non si siano uniti al gregge

  2. Giacomo

    Che ipocriti, questi Sindaci, cosa dire allora della picchiatrice Salis, al Parlamento Europeo, due pesi e due misure, questo è il vero volto della sinistra


Invia un nuovo commento