Reggio, i 31 nuovi sindaci ricevuti dal prefetto

Sindaci nuovi Reggio

In seguito all’avvicendamento di trentuno amministrazioni comunali della provincia, frutto delle elezioni dell’8 e 9 giugno, il prefetto Maria Rita Cocciufa ha incontrato stamattina, venerdì, in prefettura tutti i sindaci della provincia. Unico a non indossare la fascia tricolore, Marco Massari, la cui proclamazione è attesa nel pomeriggio dopo la lunghissima verifica compiuta dal Tribunale di Reggio, in ritardo di una decina di giorni rispetto a Modena e Ferrara, dove infatti sono già state anche convocate le prime sedute dei nuovi Consigli comunali.

Dopo il saluto introduttivo del presidente della Provincia Giorgio Zanni, questo il dicorso tenuto dal prefetto Cocciufa ai nuovi sindaci.

Cari sindaci, un cordiale saluto a tutti voi, eletti per la prima volta e rieletti oggi qui insieme ai sindaci in carica, e un sentito benvenuto nel palazzo del Governo. Ringrazio il presidente della Provincia per l’indirizzo di saluto rivoltomi; dal mio insediamento, avvenuto poco più di un anno fa, intensa e proficua è stata la collaborazione sia personale che tra i rispettivi uffici.

Non a caso quella dove ci troviamo è chiamata la “Sala dei sindaci” a testimonianza dell’imprescindibile rapporto tra il prefetto e chi rappresenta le comunità locali.

La vostra duplice funzione di ufficiale del Governo, di cui la fascia tricolore che indossate è la massima espressione, e di capo dell’amministrazione comunale racchiude tutta la complessità del vostro ruolo, da un lato di delegati di funzioni statali essenziali per l’esercizio dei diritti civili e politici e dall’altro di rappresentanti dei cittadini che vi hanno dato fiducia, affidandovi l’impegnativo mandato di rispondere alle istanze e ai bisogni della comunità.

Si tratta certamente di un impegno e di una responsabilità che si traducono in una costante disponibilità all’ascolto, ma anche di una funzione da assolvere con competenza, correttezza e con la passione che deve caratterizzare il vostro agire quotidiano: qualità che già ho riscontrato nei sindaci in carica e in quelli rieletti per un secondo o terzo mandato.

La collaborazione tra prefetto e sindaci, nel rispetto dei ruoli e nello spirito di leale collaborazione tra i diversi livelli di governo, è strategica per una efficace “governance” del territorio: il prefetto sarà al vostro fianco e vi supporterà in tutte le situazioni in cui riterrete di coinvolgerlo.

In particolare, sottolineo come il tema della sicurezza intesa in senso ampio, che attiene alla specifica competenza del prefetto, responsabile dell’ordine e della sicurezza pubblica, abbia come protagonista anche il sindaco, in primis del capoluogo, ma anche quelli dei comuni di volta in volta interessati, componenti di diritto del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, organismo, com’è noto, presieduto dal prefetto e del quale fanno parte il questore, i comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza, oltre che il presidente della provincia.

Non entro nel merito delle vostre competenze ma sento il dovere di richiamare la vostra attenzione sulla esigenza di avere uno sguardo particolarmente attento nei confronti di alcune tematiche presenti in tutti i territori; mi riferisco al rispetto della legalità, alla attenzione ai fenomeni di disagio giovanile e alle altre forme di disagio che rendono deboli le persone. Altra problematica comune a tutti i territori è la gestione del fenomeno migratorio per la quale sarà necessario – soprattutto per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati – mantenere la stretta sinergia che finora ha caratterizzato i rapporti tra prefettura e comuni.

Avete davanti un compito non sempre facile, perché il sindaco, specie nei piccoli comuni, rappresenta l’unico punto di riferimento dei cittadini per tante problematiche essenziali: la scuola, la sicurezza, la sanità, i trasporti pubblici, l’ambiente, la protezione civile; per molte problematiche potrete contare sull’impegno costante delle forze dell’ordine e, in particolare, dell’Arma dei carabinieri presente in pressoché’ tutti i comuni della provincia.

Anche nelle situazioni in cui non si riscontrano vere e proprie competenze del sindaco, è importante dare concreti segnali di ascolto, vicinanza e interessamento ove possibile che favoriscano un clima di fiducia e aiutino a mantenere la coesione sociale.

Il sindaco può fare molto per coltivare il senso di appartenenza e la partecipazione alla vita della comunità dove sono ancora presenti, per fortuna, valori di condivisione e solidarietà. Lavorare per la tutela dei beni primari (il diritto all’uguaglianza, al lavoro, alla salute, alla sicurezza, all’istruzione – solo per citarne alcuni della nostra Costituzione) sarà la vostra più grande soddisfazione.

Un’ultima considerazione che ritengo importante: le ultime elezioni hanno fatto registrare un preoccupante calo dell’affluenza anche in questa provincia. È un segnale preciso che i cittadini lanciano alla politica, ma è anche, soprattutto tra i giovani, indicativo di un disimpegno.

Voi sindaci potete impegnarvi affinché questa tendenza possa invertirsi, favorendo una maggiore partecipazione dei cittadini, promuovendo l’assoluta trasparenza dell’amministrazione del territorio e per far sì che questa venga percepita come un patrimonio di tutti. È importante attivare ogni iniziativa utile perché, soprattutto i giovani, si impegnino in politica ma anche nel volontariato.

Nel ribadire che le porte di questo palazzo del Governo saranno sempre aperte per voi sindaci, chiudo sottolineando che per alcune problematiche di comune interesse il prefetto avrà bisogno di voi e sarà sempre disponibile ad ascoltarvi e a supportare il vostro lavoro”.



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