Voto, la rosa dei nomi del Pd di Reggio

Nove assemblee a coprire tutto il territorio provinciale, aperte non solo agli iscritti ma alla più vasta platea degli elettori del Pd. Un percorso di consultazioni su una rosa di candidati ma anche su proposte e idee per il Paese e per Reggio Emilia.

E’ stata la direzione provinciale di martedì sera (ieri) a dare il via alla prima fase di mobilitazione del territorio in vista delle elezioni politiche del 4 di marzo. Una campagna elettorale che a Reggio Emilia si vuole giocare attraverso la ‘reggianizzazione’ delle proposte programmatiche con cui il Pd dovrà presentarsi ai cittadini: "In questi anni con il Pd alla guida del Paese c’è stato un rapporto virtuoso tra territorio e  governo centrale: qui i nostri amministratori sono stati pronti a cogliere le opportunità offerte dallo Stato centrale grazie ad una diversa politica sugli enti locali (fondamentale, ad esempio, lo sblocco del Patto di Stabilità) o di finanziamento all’edilizia scolastica tanto per citare alcuni esempi – si legge nel documento che raccoglie le proposte programmatiche reggiane -. Ma il territorio è stato anche ispiratore di alcune politiche nazionali: si pensi agli interventi sull’infanzia o sui diritti. E’ su questa strada che si deve continuare". Il documento, aperto ai contributi di militanti ed elettori, in queste sere diventerà una sorta di "bussola" per i futuri parlamentari reggiani.

 
All’interno il racconto del lavoro svolto dal Pd di governo in questi cinque anni e le proposte per il futuro: dal potenziamento degli organici delle forze dell’ordine al finanziamento di alcune infrastrutture fondamentali. Accanto alla discussione sulle idee i circoli e gli elettori Pd sono chiamati ad esprimersi su una rosa di donne e uomini approvata dalla direzione che rappresenta un primo contributo che il territorio offre al livello regionale e nazionale per la composizione delle liste: in tutto dieci persone selezionate tenendo conto della rappresentanza sociale, politica e territoriale; del merito e delle competenze che incarnano; della possibilità di ricandidatura per i parlamentari uscenti con meno di 15 anni di durata di mandati parlamentari e di candidatura in quanto membri di governo uscenti.

 
La rosa, quindi, si compone del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, dei parlamentari uscenti Paolo Gandolfi, Antonella Incerti e Vanna Iori, cui si aggiungono il sottosegretario alla Presidenza della Regione Andrea Rossi, la consigliera regionale Roberta Mori, i sindaci di Quattro Castella e Vezzano sul Crostolo, Andrea Tagliavini e Mauro Bigi, l’assessore di Sant’Ilario Licia Ferrari e il segretario del Pd di Carpineti Dario Bottazzi.
E’ un percorso di confronto con i territori diverso dalle parlamentarie di cinque anni. Oggi quella modalità è resa tecnicamente impossibile dalla legge elettorale: con i collegi disegnati diversamente a seconda che siano per il Senato o per la Camera e le liste a scavalco tra più province, spostano sul livello regionale e nazionale la composizione delle liste e la ricerca degli equilibri di rappresentanza dei territori e di genere. Il Pd reggiano ha voluto promuovere un percorso democratico che chiami gli elettori ad esprimersi non solo sui nomi ma anche su idee per il programma.