Salvataggio Reggiana, un piccolo spiraglio. Primo approccio con l’imprenditore Romano

E’ in corso una lotta contro il tempo per tentare di salvare la Reggiana. Ed è continuo l’impegno del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi nel tentativo di scongiurare la fine della storia granata a livello professionistico.

Il primo cittadino, mercoledì, ha incontrato a Bologna alcuni imprenditori che sarebbero interessati alla società granata, tra i quali spicca un uomo d’affari laziale, Marco Arturo Romano, già socio del Livorno calcio. Un altro incontro invece sarebbe stato fissato per la giornata di venerdì. L’imprenditore Marco Romano avrebbe poi avuto un primo approccio con il presidente della Reggiana Mike Piazza, incontro nel quale il laziale ha manifestato il proprio interesse per la società, mentre il numero uno dei granata ha in sintesi ribadito di non volere più spendere un soldo per la compagine reggiana. Le parti si sarebbero date appuntamento per un altro colloquio.


 

Nel frattempo si avvicina la dead-line per l’iscrizione al campionato di serie C, i termini scadono alla fine del mese, anche se probabilmente si potrà contare su qualche giorno di respiro in più.


 

Nel frattempo il prefetto di Reggio Emilia Maria Grazia Forte ha riunito i vertici delle forze dell’ordine per fare si che si vigili sulla villa di Quattro Castella dei coniugi Piazza, sulla sede della Reggiana di via Mogadiscio e su piazza Prampolini. Il timore è quello che si possano accendere gli animi dei tifosi.
 
L’allenatore della Reggiana Sergio Eberini, intanto, ha espresso l’umore dei granata: "Questo è quello che rimane…noi, voi sugli spalti…il sogno…tutto ciò non muore, la mia e la vostra passione continueranno, io non mollo: fatelo anche voi".


Con una lettera aperta ai tifosi e alla città
il presidente della Reggiana Mike Piazza ha detto apertamente che non iscriverà la squadra alla serie C, decretando di fatto il fallimento dei granata per i quali si apre il baratro della serie D, se una squadra dovesse cedere il titolo sportivo (qui sotto il presidente Mike Piazza in una foto Tuttoreggiana).

Il presidente Mike Piazza, che doveva avere un incontro con alcuni imprenditori al quale non ha partecipato, rientrato dagli Stati Uniti, martedì era con la moglie Alicia Rickter nella sede della Reggiana in via Mogadiscio. Quando sono atrrivati i supporter granata i due sono usciti dal retro. Davvero, fosse così, una brutta uscita di scena per la coppia a stelle e strisce.
 
Qui sotto il testo della lettera di Mike Piazza, dove il presidente riversa colpe su chi a suo parere non ha mai dato una mano alla nuova società, ma senza accennare a nessuna autocritica sulla gestione attuale.



 
"A tutti i tifosi ed i sostenitori preoccupati di Reggio Emilia. Dopo che il presunto incontro con il Sindaco e/o gli imprenditori è stato cancellato, dallo stesso gruppo di imprenditori e non da me, ufficializzo che la famiglia Piazza non parteciperà al finanziamento della squadra il prossimo anno. Ci sono state solamente discorsi o rumors di collaborazioni, deve ancora esserci qualcuno che ha fatto un passo avanti.
 
Ci sono molti oneri che soffocano la società. Il problema dello stadio non è stato risolto ed io mi rifiuto di accettare le loro condizioni. Dal mio arrivo non abbiamo mai avuto partners in grado di capitalizzare le perdite. Non abbiamo mai costretto nessun socio a lasciare la società. Si sono semplicemente rifiutati di contribuire alle responsabilità finanziarie della squadra sotto la loro gestione.
 
La conclusione di tutto questo è, che abbiamo delle grandi difficoltà, che sono fatte di continue cause e contenziosi. Inoltre il problema dello stadio, l’aumento dei prezzi, nessun aiuto dal comune, e la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la partita di Siena. È impossibile portare avanti una società con queste difficoltà. Malgrado questi abusi abbiamo continuato a spingere e abbiamo assemblato una squadra competitiva per due stagioni consecutive. Siamo orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto ci auguravamo di poter continuare ad elevare il valore del marchio Reggiana. Questo era il nostro obiettivo.

 
Mi dispiace per quelli che si sentono feriti e infastiditi. Sappiate che ci sentiamo estremamente tristi, commossi, arrabbiati e sconfitti, che il nostro sogno di portare la squadra in Serie B non sia diventato realtà. Ci siamo spesso domandati se tutto fosse già scritto che dovessimo avere così tanti ostacoli non necessari. Non lo sapremo mai.
 
Spero che nel tempo voi possiate capire quanto abbiamo sacrificato. Questo è stato un impegno dovuto all’amore, un’avventura che è stata guidata dalle emozioni in un tutt’uno con la città. I tifosi sono stati spesso una luce che ci ha guidati attraverso i periodi più duri, quando ci siamo sentiti attaccati e da soli. Saremo sempre vicini alla squadra come fosse una parte delle nostre vite per sempre.
 
con sincerità
 
Mike Piazza".