Reggio. Pavarini lascia il Pd per Mdp

La consigliera comunale di Reggio Emilia Roberta Pavarini ha lasciato il gruppo del Partito democratico per aderire ad Articolo Uno – Mdp.

"Questa mattina – spiega in una nota la sua scelta Roberta Pavarini – ho annunciato l’uscita dal gruppo consiliare Pd di Reggio Emilia. Il mio percorso politico e amministrativo di questi anni mi ha condotto a una riflessione, che oggi matura nella decisione di votare Liberi e Uguali alle elezioni del prossimo 4 marzo. Per chiarezza e coerenza politica aderirò al gruppo consiliare Articolo Uno – Mdp.

 
In questi anni in Consiglio comunale ho sempre cercato di svolgere il mio compito accanto ai cittadini e nei territori. Il filone di approfondimento ed elaborazione della partecipazione istituzionale mi ha dato modo di fare un lavoro importante e collettivo, che poco più di un mese fa è culminato nell’approvazione del nuovo Statuto Comunale, carta fondamentale del funzionamento dell’ente, che contiene nuove e significative possibilità per i cittadini di partecipare alla definizione delle politiche pubbliche.
 
Con lo stesso spirito e la stessa volontà continuerò a lavorare nell’ambito del comune lavoro istituzionale, confermando la mia adesione alla maggioranza consiliare, ma "sposto la tenda" in un campo che sento più in sintonia con i miei valori e le mie posizioni. Liberi e Uguali esprime uno sforzo federativo nel campo della sinistra che nessuno riteneva possibile. Mette al centro i valori del lavoro e della dignità della persona, ponendosi in termini intergenerazionali e di grande rispetto delle istituzioni, le sole in grado di evitare una deriva peggiore di qualsiasi fallimento politico.  
 
In un contesto nazionale ed europeo fortemente mutato prendo atto che anche il Partito Democratico si è radicalmente trasformato, sia negli atteggiamenti, sia nelle pratiche e scelte politiche. In coscienza non sento più di poterlo rappresentare, né di sentirmi pienamente da esso rappresentata. Il lavoro amministrativo delle assemblee elettive è importante per una comunità perché permette, pur con i suoi riti, di trattare scelte che incidono concretamente sulla quotidianità delle persone. A volte quindi è più facile da questa posizione misurare anche le incoerenze della politica nazionale".