Reggio. La pesta, perde il bimbo: arresto

Hanno portato ad un nuovo arresto le indagini dei carabinieri di Gattatico ancora aperte dopo il blitz dell’Immacolata, sebbene questa volta le imputazioni siano del tutto diverse.

 
A seguito dell’operazione dello scorso 8 dicembre nel campo nomadi di via A. Da Genova a Reggio Emilia, quando, dopo il rinvenimento più di 1 chilo e 200 grammi di droga, oltre a circa 2.000 euro in banconote da 50 euro false e un fucile senza matricola, vennero tratte in arresto due persone e altre due furono denunciate in stato di libertà, i carabinieri di Gattatico hanno approfondito le investigazioni su un altro aspetto della personalità di uno degli indagati, scoprendo così una delicatissima situazione familiare causata dagli atteggiamenti violenti di un 20enne verso la moglie. 
 
L’attuale quadro indiziario ha rivelato le continue vessazioni e le proibizioni a cui l’uomo sottoponeva la compagna, la convivente da oltre 4 anni. Molti e gravi sono i fatti accertati. La donna, che viveva con il marito in una roulotte, sin dall’inizio della loro relazione era stata fatta oggetto di continue minacce, insulti e soprusi, spesso eseguiti davanti ai figli minori e in diversi casi scemati in percosse tale da causarle lesioni anche gravi. 
 
Nel 2015, per esempio, la donna in evidente stato di gravidanza era stata picchiata così violentemente tanto da perdere il bambino che aveva in grembo. La frattura di un dito di una mano, le lesioni al capo dovute ad una spinta subita mentre faceva il bagno alla figlioletta minore, la costrizione a commettere reati quale spaccio di sostanze stupefacenti e furti e molto altro ancora sono i fatti verificati dagli uomini dell’Arma che, con nelle loro indagini, hanno potuto dimostrare anche il reato di sequestro di persona. 
 
Tutto quanto raccolto è stato posto all’attenzione della locale Procura della Repubblica che, concordando con gli esiti investigati ha richiesto ed ottenuto dal gip un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’uomo. Questa mattina il blitz. Con in mano il provvedimento cautelare i carabinieri alle prime ore dell’alba si sono presentati in forze al campo nomadi di via Da Genova ove hanno rintracciato e fermato il 20enne. Condotto in caserma gli è stata prima notificata l’ordinanza e poi, una volta ultimate le formalità di rito, è stato trasferito nella locale Casa Circondariale dove sarà trattenuto a disposizione dell’autorità giudiziaria, con a carico le imputazioni di maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona e violenza o minaccia per costringere a commettere un reato.