A Reggio Emilia la prossima domenica 20 maggio la chiesa si spacca in 2, almeno quella di Regina Pagis: da una parte è infatti in programma "per il superamento dell’omofobia, della transofobia e di ogni altra forma di intolleranza", dall’altra i cattolici più intransigenti e integralisti si sono dissociati pubblicamente dall’evento e hanno già annunciato che si opporranno "in maniera attiva, anche con una preghiera di riparazione".
Il primo incontro, quello contro l’omofobia, è stato fortemente voluto da don Paolo Cugini e prevede la partecipazione della teologa e pastora battista Lidia Maggi.
Dall’evento, evidentemente contestato da alcuni, come il gruppo ’20 maggio’, fondato da una decina di giovani proprio per opporsi all’iniziativa anti-omofoba, è scaturita l’iniziativa della preghiera di riparazione.
Il gruppo di preghiera-riparazione “20 maggio”, inoltre, si è detto pure deluso dall’atteggiamento del vescovo di Reggio Emilia monsignor Massimo Camisasca, reo, a loro dire, di avere presenziato lo scorso 16 aprile a uno degli incontri di credenti Lgbt della parrocchia di Regina Pacis.
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che forza i reggiani! inarrestabili e inamovibili, brontolano per 5 anni e poi via testa bassa e pedalare! certo che il primo che dice qualcosa
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