Quei reggiani che dormono nelle cantine

Rischia di aprirsi un altro fronte di degrado a Reggio Emilia, ovvero quello del “business immobiliare” relativo all’occupazione temporanea, una sola notte, delle cantine dei plessi condominiali della città. E’ una forte ipotesi investigativa, quella al vaglio dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, che al riguardo stano conducendo i dovuti accertamenti per verificare se i casi sinora emersi siano episodi sporadici.

 
Il dato oggettivo è costituito dal fatto che i diversi sopralluoghi fatti dai Carabinieri al mattino su richiesta dei proprietari o degli amministratori dei condomini, non sarebbero quindi da ricondurre a tentativi di furto, ma precise violazioni di domicilio da parte di chi sceglie le cantine per trascorrere la notte. 
 
L’ultimo intervento giovedì pomeriggio in un condomino di via Turri a Reggio Emilia dove i Carabinieri della stazione di Corso Cairoli, su richiesta dell’amministratore del condominio, sono intervenuti all’interno di una cantina trovando l’abusivo intento a dormire. La porta non presentava segni di effrazione mentre all’interno avvolto con delle coperte i militari hanno colto nel sonno, un uomo identificato in un cittadino italiano 50enne senza fissa dimora. 
“Ho trovato la porta aperta e sono entrato per riposare”. Questa la giustificazione dell’uomo ai carabinieri che l’hanno svegliato chiedendogli conto sulla sua presenza. L’uomo sentito dai carabinieri ha escluso ogni forma di pagamento ad alcuno per la sua presenza nella cantina parlando di circostanza occasionale che tuttavia i carabinieri intendono approfondire essendo l’uomo stato trovato in possesso delle dotazioni (coperte) idonee all’occupazione non certo occasionale.  
Allo stato non vi è una vera e propria gestione “immobiliare” delle cantine, ma i carabinieri intendono tenere sotto controllo il fenomeno per evitare che le cantine dei condomini possano diventare delle vere e proprie casbe, e in un futuro prossimo vedere magari eventuali proprietari senza scrupoli lucrare subaffittando i locali a persone bisognose.