La procura di Mantova ha chiesto il rinvio a giudizio per nove persone accusate di ricostituzione del disciolto partito fascista.
Si tratta dei fondatori dei Fasci italiani del lavoro: Claudio e Fiamma Negrini, padre e figlia di Sermide (Mantova), dei fratelli Elvira e Nestore Tormene di Verona (il secondo deceduto), Sergio De Biasio e Simona Graz di Verona, Pasqua Lombardo di Bologna e i palermitani Marco Piraino e Giuseppe Ridulfo.
Le indagini, che si sono concluse nei giorni scorsi, sono state portate avanti dalla Procura di Mantova e sono iniziate nel luglio scorso dopo che il Movimento aveva eletto, nelle consultazioni comunali di giugno, un consigliere a Sermide (poco più di settemila abitanti), raccogliendo inaspettatamente 334 voti pari a oltre il 10% dei voti validi. In consiglio entrò Fiamma Negrini, studentessa 20enne, figlia di uno dei fondatori del Movimento Claudio Negrini. Tutti e due sono stati rinviati a giudizio.
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