Macerata. Orlando: mi hanno offeso e minacciato, ma io non ho paura dei fascisti

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando, candidato nel plurinominale a Reggio Emilia, l’altro giorno ha fatto visita ai sei migranti caduti sotto i colpi del raid razzisti di sabato scorso 3 di febbraio. Il ministro, intervistato da Massimo Gianni e Jean Paul Bellotto, in onda su Radio Capital, durante la trasmissione Circo Massimo, ha rivelato di avere subito minacce, ma ha aggiunto di non avere alcuna paura dei fascisti.

 
Ha spiegato il ministro e candidato del Pd alle prossime elezioni del 4 di marzo: "Sono andato a Macerata e per questo io e la mia famiglia abbiamo ricevuto offese e minacce. Ma sono stato cresciuto da comandanti partigiani e mi hanno insegnato che i fasciti non vanno tenuti in considerazione perché al momento buono sono sempre scappati. Non mi fanno paura".
 
Orlando ha anche aggiunto che è "inaccettabile che si cerchino giustificazioni socilogiche" a quel che ha fatto Luca Traini, 28enne sparatore, ora in carcere, per il ministro "Matteo Salvini e Silvio Berlusconi sono degli irresponsabili: dare una forma di giustificazione a un comportamento criminale e terroristico è un modo per sdoganarlo e dargli un valore politico, è un rischio enorme".
 
Andrea Orlando ha poi sottolineato come quest’anno il numero degli stranieri arrivati in Italia sia diminuito, mentre al contrario sono aumentate le partenze degli italiani verso l’estero. E sulla decisione del sindaco di Macerata Romano Carancini che ha annullato il corteo dell’Anpi di sabato prossimo contro il fascismo, il ministro ha spiegato: "Se il sindaco ritiene sia meglio far calare la tensione, è una posizione rispettabile. Però un momento nel quale si dia la possibilità all’Anpi di testimoniare i valori antifascisti del Paese credo che vada trovato".