Landi Renzo: cresce il fatturato, ok dal Cda

Il Consiglio di Amministrazione di Landi Renzo, riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Stefano Landi, ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2018. Il Gruppo ha registrato risultati che riflettono i primi effetti positivi della ristrutturazione industriale avviata e che verrà completata entro maggio 2018 e della ri-focalizzazione delle attività del Gruppo sul settore automotive, con la cessione del comparto Sound e il deconsolidamento di quello della distribuzione gas. Migliorano in maniera sostanziale i principali indicatori economico-finanziari, e sono state avviate tutte le attività prodromiche allo sviluppo commerciale, sia sul canale OEM (con focus su metano ed Heavy Duty) che sul canale AM.
 
“In questi primi mesi dell’anno siamo ripartiti con forza dal potenziamento del nostro core business, l’attività nel settore automotive, per diventare un player globale, pur mantenendo solide radici nel nostro territorio. Stiamo lavorando con determinazione per continuare a sviluppare il nostro business con la massima attenzione all’eccellenza dei servizi, in un contesto di mercato che continua ad essere sfidante”, ha commentato Stefano Landi, Presidente di Landi Renzo S.p.A..
 
Cristiano Musi, Amministratore Delegato di Landi Renzo S.p.A., ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti del lavoro che è stato portato avanti in questi ultimi mesi, con l’implementazione delle politiche di performance improvement previste nel piano strategico 2018-2022. I risultati raggiunti in questo primo trimestre riflettono il ritorno alla focalizzazione del Gruppo sul core business ed i primi effetti del lavoro di riorganizzazione avviato nel 2017, come si evince dalla struttura dei costi fissi passati dal 25 al 19% circa e previsti in ulteriore riduzione attorno al 18,5% nel secondo trimestre. Completato l’accordo sindacale a gennaio e avviata la riorganizzaizone del footprint produttivo, che verrà conclusa entro fine maggio, siamo ripartiti con forza dal potenziamento del nostro core business, l’attività nel settore automotive, per diventare un player leader a livello globale, sia sul segmento passenger car che Heavy Duty, dove stiamo trovando grande interesse sul mercato, forti di un brand riconosciuto e di rapporti consolidati con i principali OEM globali. Stiamo inoltre lavorando al miglioramento continuo delle soluzioni proposte al mercato, sia per il canale OEM che nell’After Market. Le nuove normative sulle emissioni inquinanti a livello europeo, favoriranno alimentazioni alternative del parco circolante, rappresentando per noi un’opportunità che sicuramente sapremo mettere a frutto, anche nel segmento Heavy Duty. Anche l’integrazione SAFE-CEC sta procedendo come da piano: il primo trimestre si è concentrato sulla riorganizzazione, ma ora abbiamo un portafoglio ordini che copre oltre il 60% del budget, molte negoziazioni allo stato finale e siamo convinti di poter raggiungere tutte le sinergie previste. Riteniamo inoltre che l’operazione completata da Clean Energy Fuels (azionista al 49% di SAFE-CEC) e Total, che ha previsto l’acquisizione da parte di Total del 25% delle azioni di Clean Energy Fuels ed un piano di sviluppo del gas naturale per il transporto negli Stati Uniti, potrà impattare positivamente anche sul business di SAFE-CEC, sia negli Stati Uniti che in Europa”.
 
Principali risultati consolidati al 31 marzo 2018.
I ricavi complessivi del Gruppo nei primi tre mesi sono stati pari ad Euro 42.037 migliaia, in diminuzione rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (-10.1%, Euro 4.737 migliaia), per effetto del cambio di perimetro (escono dai ricavi consolidati SAFE per effetto del conferimento del Settore Gas Distribution e Compressed Natural Gas nella joint venture SAFE&CEC S.r.l., nonché il Settore Sound per effetto della cessione di Eighteen Sound a B&C Speaker), mentre a parità di perimetro i ricavi del Settore Automotive nei primi tre mesi dell’esercizio 2018 passano da Euro 40.838 migliaia nel 2017 ad Euro 42.037 migliaia nel 2018, registrando un incremento del 2,9% (Euro 1.199 migliaia). Tale miglioramento è stato determinato principalmente dall’aumento delle vendite sul canale After Market, salite di circa il 5,7%.
 
I ricavi realizzati sul segmento OEM, che rappresentano il 40,8% dei ricavi totali del Gruppo al 31 marzo 2018, risultano essenzialmente in linea con i ricavi consuntivati nel medesimo periodo dell’anno precedente.
Nei primi tre mesi del 2018 l’81,2% del fatturato consolidato è stato effettuato all’estero confermando la forte vocazione internazionale del Gruppo, nonché frutto di un nuovo progetto strategico di riorganizzazione commerciale, con l’obiettivo di accelerare la go-to-market strategy a livello globale e lanciare un team focalizzato sul mercato Heavy Duty.
 
In particolare: l’Italia pari al 18,8% del fatturato complessivo (19,8% nel primo trimestre 2017) è sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
 
Il resto d’Europa rappresenta il 45,4% delle vendite complessive (53,7% nel primo trimestre 2017), in diminuzione principalmente per il calo delle vendite in Turchia, solo parzialmente compensato da una ripresa dei mercati russo ed ucraino.
 
Le vendite conseguite nei primi tre mesi nel continente americano, pari ad Euro 5.636 migliaia, registrano un incremento del 9,9%, sostanzialmente ascrivibile al buon andamento delle vendite registrate in Latam, area in cui si prevede un trend molto positivo anche nei prossimi mesi, sia per effetto dell’andamento del prezzo del petrolio, sia per effetto dell’acquisizione di nuovi importanti clienti.
 
I mercati dell’Asia e resto del Mondo fanno segnare una crescita significativa (65,6% rispetto ai primi tre mesi del 2017) sostanzialmente dovuta alle maggiori vendite After Market.
 
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) adjusted nei primi tre mesi del 2018 risulta positivo per Euro 5.360 migliaia, pari al 12,8% dei ricavi, in aumento di Euro 3.164 migliaia rispetto al dato di marzo 2017 (Euro 2.196 migliaia), grazie al combinato effetto del miglioramento del gross margin (sia per effetto delle maggiori vendite, sia per effetto dei minori costi diretti), nonché per i primi benefici in termini di riduzione dei costi fissi e variabili derivanti dal progetto di Ebitda improvement lanciato nel 2017 e che – come previsto dal piano industriale – sta dando i primi effetti positivi.
 
Il Margine Operativo Lordo (MOL o EBITDA) risulta positivo per Euro 4.533 migliaia, comprensivo di Euro 827 migliaia di costi straordinari, collegati al completamento del progetto di ristrutturazione nel primo trimestre. Si prevede una riduzione significativa di tali costi a partire dal mese di giugno.
 
L’EBIT adjusted del primo trimestre è risultato positivo per Euro 2,7 milioni, rispetto ad una perdita di Euro 1,8 milioni nello stesso periodo del 2017 (+ 250%), mentre l’EBIT del periodo è stato pari ad Euro 1.879 migliaia (negativo e pari ad Euro 2.260 migliaia al 31 marzo 2017) dopo aver contabilizzato ammortamenti e riduzioni di valore per Euro 2.654 migliaia (Euro 4.007 migliaia al 31 marzo 2017), nonché i sopramenzionati costi straordinari.
 
Il Risultato ante imposte (EBT) è negativo, pari ad Euro 132 migliaia a fronte di una perdita ante imposte pari ad Euro 3.211 migliaia nel primo trimestre 2017. E’ importante evidenziare che l’EBT è impattato dalla contabilizzazione con il metodo del patrimonio netto della perdita di SAFE-CEC per Euro 957 migliaia, al netto delle quali l’EBT del segmento auto evidenzia un risultato positivo per circa Euro 825 migliaia. Il Risultato Netto del periodo al 31 marzo 2018 ha evidenziato una perdita pari ad Euro 1.175 migliaia, anche per effetto di rilasci fiscali per circa Euro 600 migliaia, a fronte di una perdita del Gruppo e dei terzi pari ad Euro 2.961 migliaia nello stesso periodo del 2017.
 
La Posizione Finanziaria Netta risulta complessivamente negativa per Euro 53.774 migliaia, rispetto ad una Posizione Finanziaria Netta negativa al 31 dicembre 2017 pari ad Euro 48.968 migliaia (negativa e pari a Euro 69.877 migliaia al 31 marzo 2017). La variazione della Posizione Finanziaria Netta è dovuta all’incremento del Capitale di funzionamento, ma soprattutto alle uscite per il pagamento incentivi all’esodo erogati nel corso del trimestre e delle rispettive spettanze (circa Euro 3 milioni). Al netto del costo delle redundancy e dei costi straordinari, la gestione finanziaria sarebbe rimasta in linea con il fine anno. E’ importante evidenziare che il capitale di funzionamento è impattato dal magazzino necessario per gestire gli spostamenti delle linee di produzione da Lovato, nonché dall’incremento delle scorte in vista di un significativo aumento di fatturato nel secondo trimestre.
 
Andamento del settore operativo Gas Distribution e Compressed Natural Gas.
 
Il settore “Gas Distribution e Compressed Natural Gas” (che nel 2017 era essenzialmente rappresentato dalla società controllata SAFE S.p.A.) è stato oggetto di un accordo strategico di aggregazione con Clean Energy Fuels Corp finalizzato alla creazione del secondo gruppo del settore a livello globale in termini di volume di affari.
 
L’operazione di aggregazione è stata realizzata mediante la costituzione di una newco denominata SAFE & CEC S.r.l. ed il successivo conferimento del 100% di SAFE S.p.A. da parte del Gruppo Landi e del 100% di Clean Energy Compressor Ltd da parte di Clean Energy Fuels Corp. A seguito del sistema di governance previsto contrattualmente, che riflette un accordo a controllo congiunto da parte dei due azionisti, la partecipazione detenuta dal Gruppo è classificata come “joint venture” ai sensi dei principi contabili internazionali (IFRS 11), e il conseguente consolidamento della stessa con il metodo del patrimonio netto.
 
Nei primi tre mesi dell’esercizio 2018 il settore Gas Distribution e Compressed Natural Gas ha realizzato vendite nette consolidate per Euro 9.836 migliaia, un Ebitda negativo per Euro 1.447 migliaia ed una perdita dopo le imposte di Euro 1.877 migliaia. La perdita del trimestre è principalmente legata alla stagionalità di tale business, nonché alle inefficienze derivanti dalla fase di settaggio iniziale della nuova realtà, dovute alle attività di armonizzazione e riorganizzazione delle controllate SAFE SpA e IMW. Il nuovo management sta lavorando a pieno regime dalla fine del mese di febbraio e si segnala alla fine di aprile un portafoglio ordini rilevante che copre già il 60% circa del budget, nonché un elevato numero di negoziazioni, che dovrebbero consentire al gruppo almeno di raggiungere gli obiettivi di fatturato, nonché l’avvio dei vari tavoli per la ricerca delle sinergie, che nelle previsioni del management porteranno al mantenimento di tutti gli obiettivi di piano nonché, al netto dei costi straordinari legati alla riorganizzazione, alla creazione di valore delle attività caratteristica già a partire dal terzo trimestre di quest’anno.