Governo Lega-M5S, passi in avanti. Di Maio e Salvini chiedono tempo sino a lunedì

L’incontro tra Matteo Salvini e Luigi di Maio, presenti anche Vincenzo Spadafora e Giancarlo Giorgetti, si è svolto in un "clima positivo per definire il programma e le priorità di governo. Già oggi pomeriggio si terrà la prima riunione con i responsabili tecnici dei diversi settori MoVimento 5 stelle e Lega". È quanto si legge in una nota congiunta firmata da Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Quanto alla composizione dell’esecutivo e al nome del premier "sono stati fatti significativi passi in avanti nell’ottica di una costruttiva collaborazione tra le parti con l’obiettivo di definire tutto in tempi brevi per dare presto una risposta e un governo politico al Paese". Il primo confronto serrato tra i due alla Camera è durato circa due ore. 
 
Premier, rispunta nome terzo. Un nome di "alto profilo", un nome terzo. Un profilo che potrebbe essere indifferentemente un tecnico od un politico. E’ questo, a quanto si apprende, l’identikit del candidato premier del governo tra M5s e Lega.
I due partner non intendono svelare il nome prima di aver raggiunto un’intesa sui punti del programma che M5s e Lega stanno concordando. Intanto, i due leader stanno riflettendo sull’opportunità di fare parte o meno dell’esecutivo. Ad ogni modo, assicurano i 5 Stelle, per fare il nome i due futuri alleati si sono dati tempo fino a domenica, dilazione concessa con il benestare del Colle.
 
Forza Italia: vigiliamo. "Dopo la mossa responsabile del presidente Silvio Berlusconi, che si riconferma un grande leader politico, aspetteremo di leggere il programma dell’esecutivo che si va delineando e guarderemo con attenzione alla figura del presidente del Consiglio e alle persone cui verranno assegnati i ministeri". Lo dichiara Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato. "Faremo le nostre valutazioni tenendo ferma la barra che ha ispirato la campagna elettorale di Forza Italia e del centrodestra prosegue -. Seguendo la linea politica indicata da Berlusconi, non voteremo la fiducia a un governo che non ci appartiene e resteremo molto vigili e responsabili in Parlamento a tutela degli interessi della collettività.
 
Valuteremo, quindi, come quando siamo stati all’opposizione negli ultimi anni, i provvedimenti del governo caso per caso – conclude Bernini -, approvandoli se li condivideremo, contrastandoli qualora, invece, divergessero dal nostro programma".
 
Silvio Berlusconi ha dato il via libera al governo M5S-Lega. Il governo Lega-M5S "non segna la fine dell’alleanza di centrodestra: rimangono le tante collaborazioni nei governi regionali e locali, rimane una storia comune, rimane il comune impegno preso con gli elettori". 
 
Queste in una nota le parole di Silvio Berlusconi. "Se un’altra forza politica della coalizione di centrodestra ritiene di assumersi la responsabilità di creare un governo con i cinque stelle, prendiamo atto con rispetto della scelta. Non sta certo a noi porre veti o pregiudiziali. In questo caso non potremo certamente votare la fiducia. Di più a noi non si può chiedere, anche in nome degli impegni che abbiamo preso con gli elettori", conclude Silvio Berlusconi.