Fondazione Manodori: patrimonio di 139 milioni

Il Consiglio Generale della Fondazione Manodori ha approvato il bilancio d’esercizio. L’ente chiude con un avanzo di 3,8 milioni di euro, che segna un incremento di circa 3 milioni rispetto allo scorso anno, riconfermando un andamento positivo in una situazione di mercato in ripresa, ma con ricadute economiche e sociali ancora segnate dall’incertezza.
 
Il patrimonio della Fondazione ammonta oggi a 139 milioni di euro. Il decremento che si registra è legato alla svalutazione del Fondo Atlante ed alla parziale adesione all’aumento di capitale UniCredit del 2017. La riserva da rivalutazione utilizzata per il Fondo Atlante verrà ripristinata a partire dal prossimo anno tramite un apposito programma di accantonamento, come indicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
 
Prosegue il percorso di diversificazione del patrimonio, con la riduzione della partecipazione in UniCredit e l’acquisto di nuovi strumenti finanziari. Si riconfermano inoltre gli investimenti in Cassa Depositi e Prestiti, Banca d’Italia, Iren, Banco Bpm e in realtà locali, come ParCo, Studio Alfa, Crpa, Ifoa.
La Fondazione Manodori ha redatto il proprio bilancio tenendo conto delle linee guida dell’International Reporting Committee ed altri parametri nazionale ed internazionali, nonché degli orientamenti espressi dalla Carta delle Fondazioni emanata dall’Acri. Il bilancio d’esercizio è parte di un report integrato che illustra tutta l’attività della Fondazione a favore del territorio reggiano e il dialogo costante con gli interlocutori istituzionali e con la comunità. Il report integrato valuta, in particolare, l’impatto sociale prodotto direttamente e indirettamente dall’attività della Fondazione Manodori e si configura come uno strumento innovativo di trasparenza e monitoraggio dei risultati.
 
La gestione della Fondazione Manodori ha permesso di continuare ad erogare risorse al territorio, utilizzando il fondo per le erogazioni e parte del fondo di stabilizzazione.
In linea con gli obiettivi stabiliti, sono state quindi confermate le erogazioni per un totale di oltre 3 milioni di euro, assicurando il sostegno a numerose realtà che operano nel welfare, nella scuola, nella sanità, nella cultura.
 
In questi ultimi anni, la Fondazione Manodori ha cambiato la propria modalità operativa, pianificando gli interventi dopo un ampio confronto con il territorio per individuare le esigenze prioritarie. Eroga contributi, realizza progetti propri e propone bandi che hanno segnato una svolta verso un ruolo propositivo dell’ente e si sono rivelati uno stimolo per tante realtà in prima linea per il benessere del nostro tessuto sociale. Ha inoltre aderito ad iniziative e bandi per la solidarietà sociale, come quello per la povertà educativa minorile, promossi a livello nazionale, che hanno comunque effetti e conseguenze anche sul nostro territorio.
 
Per approfondire temi specifici legati ai settori d’intervento e favorire il dialogo con referenti esterni, in Fondazione Manodori sono operative la commissione Sanità e Sociale e quella Cultura e Scuola.
 
La Fondazione Manodori è proprietaria di alcuni beni immobili, confluiti nel patrimonio a seguito delle trasformazioni dell’ente e di acquisti per mantenere palazzi di grande valore storico e culturale a disposizione delle comunità reggiana.
 
Nel 2017 si è avviato, e si è concluso in questi giorni, l’iter per l’affitto di alcune parti di Palazzo del Monte, sede della Fondazione.
 
Un altro complesso rinascimentale della Manodori, Palazzo da Mosto, in questo periodo è sede di mostre di Fotografia Europea.