Ferrarini prosciutti, crisi arriva in Regione

Salvaguardare l’integrità del Gruppo Ferrarini e i livelli occupazionali diretti e indiretti che assicura.

A chiederlo all’esecutivo regionale sono Fabio Rainieri e Gabriele Delmonte, consiglieri regionali della Lega nord, che ricordano, nell’interrogazione, come il Gruppo sia una "importante realtà del panorama agroalimentare che occupa direttamente circa mille dipendenti mentre il suo indotto, localizzato in prevalenza tra Emilia-Romagna e Lombardia, si aggira su oltre 2.500 posti di lavoro".

 
I leghisti ricordano che "nonostante un forte incremento dei ricavi registrato nell’anno 2017, a causa di un’imponente pregressa esposizione debitoria nei confronti di diversi istituti di credito", il gruppo "versa in una grave crisi finanziaria che ha già prodotto ritardi nei pagamenti delle retribuzioni dei dipendenti". Per questo, spiegano, è in corso una trattativa ufficiale per l’acquisto della maggioranza azionaria della proprietà da parte dei fondi di investimento Italimmobiliare e QuattroR.
 
Un’operazione che "molto di frequente comporta rischi per l’integrità delle realtà aziendali e, di conseguenza- rimarcano Rainieri e Delmonte- provoca la riduzione dei livelli occupazionali".