Ducato Estense, pubblicato il bando

Approvati i progetti esecutivi per le riqualificazioni di piazza Gioberti e piazza Roversi, per i quali è stata indetta ed è in fase di aggiudicazione la gara d’appalto, e perfezionato il progetto di riqualificazione di viale Umberto I – nell’ambito del restauro e della valorizzazione della Passeggiata Settecentesca – un altro importante passaggio si aggiunge ora al percorso di realizzazione del Progetto Ducato Estense a Reggio Emilia.
 
Il Comune ha pubblicato infatti il bando di Concorso di progettazione (con la modalità della Procedura aperta) per l’acquisizione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, in due fasi successive di elaborazione, nonché per l’eventuale successivo affidamento della progettazione esecutiva dell’Intervento di restauro e valorizzazione del Parco e del Giardino segreto della Reggia di Rivalta.
 
COME FUNZIONA IL CONCORSO – Il concorso si svolgerà in due ‘gradi’:
 
– il Primo grado riguarda l’idea progettuale. In questa fase i partecipanti dovranno elaborare una proposta ideativa che, nel rispetto degli obiettivi, degli indirizzi progettuali, dei limiti di spesa e delle prestazioni richieste, permetta alla Commissione giudicatrice di selezionare le migliori cinque idee progettuali da ammettere al secondo grado del procedimento.
 
La scadenza per la presentazione delle idee progettuali relative alla prima fase è fissata per il giorno 11 luglio 2018;
 
– il Secondo grado riguarda l’elaborazione progettuale con livello di approfondimento corrispondente alla prima fase di un progetto di fattibilità tecnica ed economica.
 
La partecipazione al Secondo grado del procedimento è riservata agli autori delle cinque migliori idee progettuali, selezionate all’esito del primo grado, che siano nel possesso dei requisiti di capacità tecnico-professionale ed economico-finanziaria. Le cinque proposte progettuali saranno valutate sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa dalla Commissione giudicatrice la quale, applicando i criteri di valutazione indicati nella Lettera di invito, formerà la graduatoria e individuerà la proposta di progetto di fattibilità tecnica ed economica aggiudicataria.
 
In questo modo, al termine del Primo grado si acquisisce un’idea progettuale per il restauro e la valorizzazione del Parco, del Giardino Segreto e delle aree cortilive della Reggia Ducale di Rivalta; al termine del Secondo grado si ottiene un progetto con livello di approfondimento corrispondente alla prima fase di un progetto di fattibilità tecnica ed economica; quindi il soggetto aggiudicatore procederà con il completamento del Progetto di fattibilità tecnica ed economica e con l’eventuale progetto esecutivo.
 
Il costo stimato per la realizzazione dei lavori, comprensivo degli oneri per la sicurezza, è di 4.832.080 euro.
 
Il materiale è visionabile al link: https://www.comune.re.it/gare.
 
IL PROGETTO DUCATO ESTENSE – L’intervento di restauro e riqualificazione funzionale della settecentesca Reggia ducale di Rivalta si inserisce all’interno del progetto nazionale di riqualificazione, restauro e valorizzazione turistico-culturale del patrimonio dell’antico Ducato Estense finanziato dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e Turismo (Mibact).
 
Il progetto Ducato Estense interessa un territorio molto esteso, che abbraccia le province di Ferrara, Modena, Reggio Emilia e la Garfagnana (Lucca), vale a dire gli antichi Stati Estensi. Un territorio con una comune matrice culturale e una copiosa serie di beni del patrimonio materiale e immateriale, che necessitano di essere messi a sistema all’interno di un percorso turistico-culturale comune in grado di unificare i territori che si riconoscono nelle comuni origini Estensi.
 
Il Progetto Ducato Estense, e in esso la riqualificazione di Rivalta, risponde a una visione che considera strategico il ruolo del patrimonio culturale nelle politiche nazionali di sviluppo sostenibile, vede nella cultura uno strumento di promozione dell’immagine dell’Italia nel mondo e mira al rilancio della competitività territoriale del Paese attraverso l’attivazione dei potenziali di attrattività turistica, l’integrazione tra turismo e cultura e il potenziamento dell’offerta turistico-culturale.
 
A Reggio Emilia, sulla base delle proposte progettuali presentate dal Comune, è stato assegnato dal Mibact un finanziamento complessivo di 14,5 milioni di euro per agire in tre macro-interventi:
 
– il restauro e la valorizzazione della Reggia di Rivalta;
 
– il restauro e la valorizzazione del Mauriziano, residenza estiva rinascimentale di Ludovico Ariosto, poeta della Corte Estense;
 
– il restauro e la valorizzazione della Passeggiata Settecentesca, oggi costituita da corso Garibaldi, via Ariosto e viale Umberto I.
 
 
 
Gli obiettivi generali – alla scala nazionale e territoriale – che il progetto di riqualificazione della Reggia di Rivalta propone sono tre:
 
1) Aumentare la reputazione e l’attrattività nazionale e internazionale in chiave turistico-culturale della città.
 
2) Aumentare la qualità urbana (ambientale e sociale) e più in generale la qualità della vita nella città.
 
3) Sperimentare pratiche di innovazione sociale per attivare la collaborazione dei cittadini (anche e soprattutto in termini imprenditivi) nella progettazione e gestione di beni comuni.
 
LA REGGIA, IL PARCO E IL GIARDINO SEGRETO – Il complesso monumentale della Reggia di Rivalta – residenza di villeggiatura e svago dei duchi d’Este con una superficie totale di 30 ettari di cui 26, dal 2004, di proprietà del Comune di Reggio Emilia che nel 2009 ha provveduto al rifacimento della copertura del Palazzo per assicurarne il mantenimento conservativo – ha segnato nei secoli e identifica profondamente ancora oggi una porzione importante del territorio a sud di Reggio Emilia, nella prima campagna a cinque chilometri dal Centro storico della città.
 
Sono attualmente di proprietà del Comune: l’Esedra (l’area di accesso, riqualificata nel 2013 dal Comune stesso), il Palazzo e la sua vasta Area cortiliva, il Giardino segreto e il Parco.
 
LE ORIGINI – Il progetto settecentesco risente l’influenzata dal modello di Versailles e del più vicino e intervento della Reggia Farnese di Colorno (Parma).
 
I lavori dell’edificio rivaltese, seguiti direttamente dal principe ereditario Francesco Maria d’Este, furono diretti dall’architetto Giovanni Maria Ferraroni, al quale subentrarono a partire dal 1730 i fratelli Francesco e Giovan Battista Bolognini. L’edificio era terminato nelle sue parti principali già intorno al 1733.
 
I lavori del grande Giardino ebbero inizio a partire dal 1726 sotto la guida dall’ingegnere, scienziato illuminista Jean De Baillou, autore del giardino di Colorno, e conosciuto direttamente dal principe durante un suo soggiorno presso la Reggia Farnese.
 
COSA SI FA ORA – L’intervento attuale di restauro, riqualificazione funzionale e valorizzazione della Reggia di Rivalta è stato suddiviso in due componenti:
 
– il restauro e la valorizzazione del Giardino segreto e del Parco oggetto del Concorso di progettazione in due gradi con i suoi principali elementi architettonici: il viale centrale, il belvedere, il muro di cinta, la vasca ovale e le fruttiere, per un importo pari a 6.800.000 di euro;
 
– il restauro e la valorizzazione del Palazzo Ducale di importo pari a 2.000.000 di euro.
 
Attualmente è infatti in fase di sviluppo la progettazione esecutiva del 1° stralcio dell’intervento di restauro e recupero funzionale del Palazzo (l’antica ala sud, rimasta fino ad oggi, le altre due ali furono purtroppo demolite nell’Ottocento). Questo intervento è volto innanzitutto alla messa in sicurezza e al consolidamento delle strutture e degli elementi di finitura ancora presenti; in secondo luogo alla realizzazione delle predisposizioni impiantistiche per l’intero edificio; infine al restauro e alla riqualificazione funzionale del corpo ovest del piano nobile da destinare a funzioni pubbliche. Successivamente, un 2° stralcio funzionale andrà a completare l’intervento interessando le altre porzioni dell’edificio.
 
INDIRIZZI DEL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE – Il percorso partecipato "Reggia di Rivalta. Processo partecipato per il recupero di un bene storico architettonico" realizzato dal Comune con i cittadini nel 2009 rimane ad oggi un valido strumento di orientamento strategico per lo sviluppo della progettazione.
 
Dal percorso emerge chiara la visione e dunque l’idea di fondo che gravita intorno al restauro e alla riqualificazione funzionale della Reggia Estense e più nello specifico del Parco: si tratta del sovvertimento della sua storica funzione privata con l’introduzione di una nuova vocazione pubblica e pertanto socialmente utile ed economicamente sostenibile.
 
Vocazione pubblica, sostenibilità economica ed equilibrio tra lo spirito del luogo e lo spirito del tempo, tra il manufatto e la sua storia ed i bisogni, nonché le aspirazioni, della società contemporanea sono capisaldi – scaturiti dal percorso partecipato – su cui incentrare le strategie e conseguentemente le scelte progettuali sia dal punto di vista della produzione di architettura del paesaggio che della individuazione di funzioni e attività pertinenti.
 
 
 
Le strategie d’intervento, fortemente connesse tra loro, si collocano su tre differenti scale territoriali – la scala nazionale (il Sistema estense definito dal Progetto Ducato Estense), la scala cittadina (la città di Reggio Emilia e il suo territorio: il complesso della Reggia come punto di approdo della Passeggiata Settecentesca che collega il centro storico della città alla Reggia e come componente significativa delle rete infrastrutturale verde, in particolare della Cintura Verde e del parco del Crostolo che ne è parte) e la scala locale (la Villa o frazione di Rivalta) – a cui dovranno riferirsi il progetto di paesaggio, il progetto urbano e il progetto architettonico di riqualificazione del complesso della Reggia.
 
 
 
Perciò le tematiche di progetto oggetto del Concorso riguardano in particolare:
 
– le connessioni con la città e il territorio, in particolare attraverso il Parco del Crostolo;
 
– il collegamento con la Villa di Rivalta e le sue principali centralità;
 
– la visione unitaria in grado di creare connessioni fra i sistemi paesaggistici e culturali e gli spazi ed edifici pubblici esistenti;
 
– la conservazione e valorizzazione del bene culturale e delle sue componenti;
 
– la reinterpretazione e risegnificazione del Parco secondo i bisogni, i desideri e i valori della società contemporanea;
 
– la ricerca di (possibili) temi unificanti tra passato, presente e futuro;
 
– la dimensione di innovazione sociale nella definizione delle attività potenziali e sviluppabili;
 
– la dimensione educativa e formativa in campo ambientale, agronomico, paesaggistico e storico culturale;
 
– la flessibilità d’uso, l’equilibrio tra specializzazione funzionale e polifunzionalità e l’interconnessione, nello spazio e nel tempo, delle principali componenti fisiche e funzionali;
 
– l’accessibilità e fruibilità per tutti gli utenti secondo lo spirito e le pratiche d’intervento dell’universal design;
 
– la sostenibilità ambientale delle scelte tecniche e tecnologiche;
 
– la sostenibilità economica delle scelte tecniche e tecnologiche.