Contro il gioco d’azzardo, presentato lo Spazio “Viacassoliuno”

E’ tempo di una vita nuova per gli spazi al piano terra di via Cassoli 1.

Sottratti al gioco d’azzardo e a irregolarità amministrative, poi ristrutturati dal Comune, quei 180 metri quadrati riaprono le porte questa volta alla ‘migliore gioventù’, alle associazioni giovanili di Reggio Emilia, con un intento chiaro e semplice: "Un luogo per i giovani, gestito dai giovani, in cui dare spazio a idee e progetti", si legge nel pieghevole, pieno dei loro volti, che presenta l’iniziativa realizzata dal servizio comunale di Officina Educativa e da loro in prima persona, nell’ambito del programma ‘#apertamente’ e attraverso un bando che ha fatto emergere nei mesi scorsi le proposte di gestione e progettazione delle stesse associazioni giovanili.

 
Sabato 24 marzo alle ore 18, a porta Castello, si inaugura infatti il nuovo Spazio Viacassoliuno, un hub di scambio di servizi e progetti dedicati ai giovani e proposti dai giovani per la città, dove le associazioni giovanili di Reggio Emilia potranno incontrarsi, fare rete, aggregare, creare, proporre, arricchendo con il loro contributo anche le politiche comunali che li riguardano.
 
Qui trovano sede le associazioni che hanno risposto al bando comunale per la gestione del nuovo spazio: Age – Associazioni giovani in Europa (capofila), Rete degli studenti medi, PerDiQua, Presidio universitario di Libera "Giangiacomo Ciaccio Montalto", Roots Evolution, Il Domani, Clan Raca/Antumniates, Giovani musulmani d’Italia, Moca e Associazione Quarantadue.
 
"L’importanza di questo nuovo luogo e la sua destinazione sono evidenti. Di grande valore e significato è anche il percorso che vi sta dietro, rispetto sia al cammino partecipativo con le associazioni giovanili, sia all’azione di contrasto al gioco d’azzardo quale dipendenza. Su questo tema da anni il Comune è fortemente impegnato, affrontando complessità tecniche e amministrative non secondarie ma necessarie per realizzare le nostre politiche", ha detto il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, presentando lo Spazio. "Per questi motivi – ha aggiunto il sindaco – il progetto Viacassoliuno caratterizza fortemente la città, non è solo una ‘cosa fatta’ ma un’azione che dà un senso alle cose stesse. Passiamo dall’azzardo ai giovani, dall’illegittimità a un futuro positivo".
 
"Con le associazioni giovanili abbiamo svolto un lavoro serrato, scandito da incontri programmati all’ostello della Ghiara, nei quali sono emerse proposte su incontri, rassegne, eventi al Viacassoliuno. Un entusiasmo che ci dice il desiderio dei giovani di conoscersi e farsi conoscere per il loro impegno concreto e aperto – ha detto l’assessore a Educazione e Politiche giovanili Raffaella Curioni – Credo che Reggio possa trarre grande beneficio dall’emersione di questa ‘volontà di esserci’ delle giovani generazioni e che i ragazzi siano contenti di fare la loro parte. Viacassoliuno è un’operazione di rigenerazione sociale e materiale: per la riqualificazione di locali che abbiamo ottenuto in pessime condizioni e per lo sviluppo di relazioni e opportunità di confronto e crescita che adesso in questo luogo possono manifestarsi. La presenza in via Cassoli dell’Infopint dedicato ai giovani e l’attivazione di canali social e sito internet sono servizi che danno ulteriore valore e stimolo allo Spazio e a coloro che lo frequenteranno".
 
Durante la conferenza stampa sono poi intervenuti quattro giovani, che hanno contribuito a spiegare le ragioni della partecipazione delle loro associazioni: Lorenzo Sebastianelli di Age, Sara Bigi coordinatrice di PerDiQua, Aida Aicha Bodian presidente di Roots Evolution ed Elisa Sandrolini del presidio universitario di Libera ‘Giangiacomo Ciaccio Montalto’.
 
Tra le iniziative che queste realtà si sono impegnate a svolgere, grazie anche a un budget di 10mila euro messo a disposizione del Comune, vi sono: realizzazione di percorsi e attività artistico culturali per valorizzare le idee e le capacità dei giovani; cicli di incontri, rassegne, eventi per stimolare la partecipazione dei giovani alla vita della città e sensibilizzarli su temi ambientali, culturali, sociali, interculturali; momenti di formazione e condivisione a supporto dell’attività delle associazioni; momenti di scambio e confronto tra i giovani; mostre e laboratori a carattere culturale e formativo.
 
Vacassoliuno sarà anche sede del Laboratorio avanzato di cittadinanza, progetto formativo rivolto a studenti già coinvolti in percorsi di cittadinanza attiva all’interno delle scuole. Nello Spazio sarà attivato inoltre un Info point di supporto alla progettualità giovanili di Reggio Emilia, che prevede fra l’altro le presenze dei progetti Giovani protagonisti, Portale giovani, YoungERcard.
 
La rinascita dello spazio di via Cassoli è il punto di approdo di un percorso partecipativo curato da Officina educativa e iniziato con la rete #Troviamoci, proseguito con il Forum delle associazioni giovanili, all’interno del quale è emersa la richiesta all’Amministrazione comunale di poter disporre di un luogo d’incontro e di produzione collettiva a cura dei giovani. Contemporaneamente, a seguito della chiusura del contenzioso tra il Comune e la società che vi gestiva la sala scommesse, i locali sono entrati nella disponibilità dell’Amministrazione che, con un investimento di 200mila euro, ha deciso di affidarli alla "meglio gioventù".
 
La scelta del nome dello Spazio, cioè il suo stesso indirizzo, vuole sottolineare quel luogo preciso della città, evocando la sua rigenerazione con una nuova identità rispetto alla precedente e anche questo aspetto connette strettamente lo Spazio non solo ai giovani, ma al luogo-quartiere e al luogo-città in cui si trova e in cui essi vivono e desiderano impegnarsi.
 
Francesco Cassoli, a cui strada e Spazio sono intitolati, d’altra parte era quello che oggi si ascriverebbe all’ampia categoria dei creativi: era un letterato, reggiano, vissuto tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento. Allo Spazio ci si occuperà anche di lui.
 
In contrasto con le prescrizioni del Regolamento edilizio comunale, l’insieme di locali di via Cassoli 1 era stato concesso in locazione ad una società che aveva installato al suo interno macchinette da gioco videolottery. Il servizio Edilizia del Comune di Reggio Emilia, rilevando l’abusività dell’installazione, aveva imposto alla società conduttrice e al proprietario di regolarizzare la situazione: al termine del periodo di tempo concesso per sanare l’abuso, rilevata l’inottemperanza all’ingiunzione, l’intero immobile era stato acquisito al patrimonio comunale. L’acquisizione era stata poi resa definitiva, nell’agosto 2015, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, che aveva certificato a tutti gli effetti la correttezza dell’acquisizione al patrimonio comunale dell’intero immobile interessato, per effetto delle leggi in materia di installazione di nuove sale gioco.
 
Lo Spazio Viacassoliuno si aggiunge alla rete di sei spazi giovanili già presenti in città, che coinvolge realtà con caratteristiche e vocazioni diverse – formative, sportive, di animazione, culturali- aperte al protagonismo dei giovani che rendono possibile, con le loro idee, competenze e libertà creativa, la configurazione degli spazi di aggregazione come luoghi di opportunità e sperimentazione di iniziative partecipate, a valenza formativa, culturale, sociale, sportiva, e di sperimentazione di linguaggi espressivi e creativi.