Cambiamento

Buone notizie sul fronte della prevenzione dei reati contro il patrimonio. Nella provincia di Reggio, ha informato l’annuale rendiconto del comando dei Carabinieri, i furti sono diminuiti del 24%. Probabilmente la percezione di insicurezza registrata dai cittadini è diversa, ma i numeri ufficiali sono questi.
 
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Altre buone notizie dal centro storico, segnatamente nell’ottimo risultato raggiunto dal Comune con il bando per il rifacimento delle facciate degli edifici in stato di degrado. Molti degli interventi stanziati sono già in corso d’opera (in tutto trentatré). Parecchi cantieri sono al lavoro nella logica di una riqualificazione estetica della città storica. Ad essi si dovrebbero aggiungere presto gli interventi sull’asse dell’antico corso del Crostolo, da piazza Gioberti sino a viale Umberto I. Anche se sul rifacimento delle piazze la città si è già divisa a partire dai rendering diffusi dall’amministrazione.

 
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Notizie preoccupanti assai giungono invece dalla stazione Mediopadana, dove giorni fa si è staccata una lastra di vetro dal soffitto schiantandosi a pochi metri da alcuni viaggiatori in attesa. Controlli straordinari e immediati dovrebbero già essere in corso. Speriamo che l’intervento di messa in sicurezza sia preciso e capillare. La Mediopadana è frequentatissima e proprio non vorremmo che l’episodio dell’altro giorno si ripetesse.
 
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Partita area Fiera. La cordata reggiana guidata dallo Studio Baldi lamenta tempi troppo lenti per la risoluzione del concordato. Si mormora di un’offerta di un fondo asiatico, largamente inferiore alle attese. In questo caso, i tempi della giustizia non coincidono con quelli delle imprese. Per la base d’asta dopo il disastro Fiere-Sofiser si parla di una somma non inferiore ai venti milioni di euro. Difficile trovare qualcuno disposto a sborsarli, soprattutto in assenza di precise indicazioni urbanistiche da parte del Comune.

 
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Lavora forte invece Palomar, casa cinematografica leader in Italia nelle serie tv (Montalbano, ma non solo), che ha preso sede presso il Tecnopolo nel Parco Innovazione alle Reggiane. Giorgio Diritti sta girando un lungometraggio dedicato ad Antonio Ligabue, il geniale pittore della Bassa reggiana divenuto celebre a livello internazionale dopo aver terminato una vita quantomai tormentata – ma ricca di opere stupefacenti. E’ nel frattempo iniziato alle Reggiane anche il corso di alta formazione nella scrittura e nella produzione cinematografica organizzato dalla stessa Palomar e sostenuta con il contributo della Regione.

 
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Sul fronte politico, il Pd reggiano sta progressivamente scoprendo cosa significhi vivere all’opposizione, almeno a livello parlamentare.
Non è bastato un intenso intervento di Graziano Delrio a Montecitorio per dissipare i timori che aleggiano nel centrosinistra emiliano, atteso domenica da una nuova prova elettorale locale dalla quale potrebbe uscire l’ennesima dura sconfitta.

 
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In questa tornata, il boccone più prelibato è Imola, roccaforte rossa dal dopoguerra, a differenza di Bologna mai caduta in mani avversarie. Cinquestelle e Lega sono entrambi sicuri di farcela, sulle ali di un entusiasmo diffuso a livello nazionale dopo la nascita del governo Conte-Di Maio-Salvini.
 
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A livello reggiano sarà interessante osservare il voto di Brescello, terminata l’azione del commissario di governo dopo l’umiliante scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose.

 
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Per quanto riguarda le manovre in città, detto del probabile trasferimento di Giammaria Manghi dalla Provincia in Regione (e della successiva elezione di un nuovo presidente a Palazzo Allende), Cinquestelle e Lega hanno fatto sapere di non aver alcuna intenzionedi allearsi in vista delle Comunali 2019, essendo certi della
qualificazione al secondo turno del proprio candidato (o candidata).
 
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Per parlare di nomi è presto, ma neanche tanto. Tra i grillini circolano i nomi dell’avvocato Rossella Ognibene (rimasta esclusa dal Senato per un soffio il 4 marzo scorso) e della consigliera comunale Alessandra Guatteri, ma anche quello del funzionario-osservatore internazionale Marco Montanari. C’è chi rimpiange l’opposizione dura e pura di Matteo Olivieri, ex consigliere solitario in sala Tricolore nella passata consigliatura, ma pare che l’interessato non sia disponibile. Norberto Vaccari, candidato sindaco nel 2014, potrebbe essere disponibile a un incarico tecnico in caso di vittoria di un sindaco 5Stelle, ma non correrà di nuovo in prima persona. Lontani – perché già impegnati altrove – altri nomi potenzialmente spendibiliper una corsa difficile: Lorenzo Bagnacani è all’Ama di Roma (e ha parecchie gatte da pelare), Walter Ganapini, autorevole manager in campo ambientale, è impegnato come sempre in incarichi esterni alla città, Pinuccia Montanari (che fu in giunta con Delrio per i Verdi) è assessore all’ambiente nella giunta di Virginia Raggi a Roma Capitale.

 
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E la Lega? Il primo nodo da sciogliere è di natura politica, poiché oggi non è chiaro se i seguaci locali di Matteo Salvini si alleeranno con il resto del centrodestra o preferiranno correre in solitaria.
Anche per loro, contraenti solidi in ogni caso, si tratterà di individuare un candidato (o candidata) in grado di coagulare in una veste credibile la voglia di cambiamento che si avverte anche in città.
 
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Una Lega che corresse in solitaria rischierebbe di rimanere fuori da un in quel caso prevedibile ballottaggio centrosinistra-M5S. Mentre una coalizione a traino leghista con quel che resta di Forza Italia, Fratelli d’Italia, i civici rappresentati oggi in Comune da Cinzia Rubertelli e magari qualche alleato dell’ultima ora acquisirebbe una forza potenziale per arrivare al secondo turno senza troppe difficoltà. Ma è presto, troppo presto.