Calciatore accoltellato: in arresto 2 rapper

E’ intervenuto in difesa di un amico che, a seguito di un diverbio, si è ritrovato con un coltello puntato alla gola. Un intervento che ha visto il 22enne cittadino albanese Aldi Shpijati, residente a Scandiano, bomber dell’Arcetana Calcio, rischiare la vita.

 
E’ stato infatti raggiunto da tre coltellate, due all’emitorace sinistro e una all’addome, che hanno comportato, per la loro profondità e interessamento di organi vitali, uno shock emorragico tanto da ridurlo in pericolo di vita presso l’ospedale di Reggio Emilia.

 
Per l’episodio di sangue, avvenuto nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Scandiano la notte di domenica 4 febbraio scorso, i carabinieri del comune ceramico assieme a quelli di Reggio Emilia, che nell’immediato avevano identificato i responsabili, a conclusione di serrate ricerche hanno arrestato, tra Genova e la provincia di Reggio Emilia, i responsabili dell’aggressione raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta del sotituto Giulia Stignani ed emessa gip del tribunale di Reggio Emilia. 
 
In carcere con l’accusa di concorso in tentato omicidio e porto abusivo di armi sono finti 2 rapper seguitissimi sui social: Juri Margini 20enne, nativo di Castelnovo Monti, residente a Viano, ritenuto autore materiale delle coltellate, arrestato a Scandiano la sera dell’8 febbraio e il complice Emilio Finizio (in arte Malacarne), 36enne originario di Sassuolo e residente a Viano, arrestato sabato sera a Genova al culmine di una mirata attività di ricerca condotta dai carabinieri reggiani in trasferta nel capoluogo ligure. Margini si trova ora ristretto presso il carcere di Reggio Emilia, mentre Finizio presso quello di Genova, entrambi a disposizione della magistratura reggiana. 
 
La vittima era stata accoltellata la notte del 4 febbraio detto, non lontano dalla stazione ferroviaria di Scandiano a seguito di una lite scaturita per futili motivi con gli odierni indagati. In particolare era intervenuto in difesa di un amico a cui era stato puntato il coltello alla gola. I responsabili fuggiti sono poi stati identificati dai carabinieri di Scandiano e dell’aliquota operativa della compagnia di Reggio Emilia e quindi arrestati in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del tribunale di reggio Emilia su richiesta della procura reggiana concorde con gli esiti investigativi dei carabinieri. 
 
Nel corso delle indagini i carabinieri, poco lontano dal luogo dell’accoltellamento, hanno rinvenuto e sequestrato il coltello avente lama di 8,5 centimetri con ancora tracce di sangue. Mentre nell’abitazione del rapper, dove Margini risulterebbe essersi cambiato, hanno sequestrato gli abiti di quest’ultimo sui quali risulterebbero tracce verosimilmente ematiche. All’origine dell’accoltellamento vi sarebbe quindi una lite nata per futili motivi a seguito dell’occasionale incontro nei pressi della stazione fra la vittima e i suoi amici con gli ora  arrestati.