Arena Campovolo: i tempi slittano. Coopservice e Salzano, trattativa sui costi

Il sindaco Vecchi lo ha detto nei giorni scorsi durante una visita alle Reggiane: "Sulla data di inaugurazione dell’Arena Campovolo non faccio previsioni". Per chi in questi anni si sia addestrato a decrittare il linguaggio del sindaco, una frase del genere contiene qualcosa di più di una generica prudenza: significa, probabilmente, che qualcosa non stia andando per il verso giusto.
 
E’ d’altronde sufficiente osservare il calendario per comprendere che il timing originario stabilito dalla cordata di privati per l’inaugurazione del grande spazio per la musica nell’area aeroportuale di Reggio Nord Est non potrà essere rispettato (primavera 2018, era stato detto, e ci siamo già). Sembra esclusa anche la possibilità di un’inaugurazione a fine estate: ne consegue che, nell’ipotesi più favorevole, la prima stagione di eventi dovrebbe iniziare nella primavera o nell’estate del 2019.
 
Le ragioni del ritardo non hanno ancora trovato una motivazione ufficiale. Per quanto ci è dato sapere da fonte certa, nei mesi scorsi le due parti coinvolte (il soggetto costruttore, ossia il gruppo capeggiato da Coopservice, e il gestore, ossia la società controllata da Ferdinando Salzano) hanno negoziato con qualche fatica in più del previsto la ripartizione dei costi relativi allo standard generale dell’opera che tutti i soggetti in campo (Regione e Comune compresi) esigono ai massimi livelli di qualità.
 
La realizzazione del progetto non è in discussione – così almeno filtra dal municipio – ma le condizioni per annunciare una nuova road map non sono ancora maturate. Può essere questione di giorni e forse l’emersione dei problemi favorirà una soluzione più rapida. Tuttavia, i rumors sull’argomento si sono addensati, come è ovvio che accada in assenza di posizioni ufficiali.