Abusi su studentesse minori, prof arrestato

Arrestato lo scorso mese di marzo per il reato di violenza sessuale il 65enne tecnico presso un istituto scolastico del reggiano vede ora aggravarsi la sua posizione. 
 
Le ulteriori indagini dei carabinieri hanno infatti confermato che le attenzioni a sfondo sessuale che l’insegnante riservava alle studentesse minorenni avvenivano all’interno dell’arca didattica, dove insistono le strutture dell’istituto scolastico superiore frequentato dalle vittime. 
 
La naturale conseguenza per l’indagato è stata quella di vedersi contestare l’aggravante specifica di avere commesso le violenze sessuali anche nelle pertinenze dell’istituto scolastico. 
Il sostituto titolare della delicata indagine Stefania Pigozzi, condividendo l’esito degli accertamenti richiesti ai carabinieri ha quindi ottenuto dal gip del tribunale di Reggio Emilia una nuova ordinanza restrittiva di custodia cautelare che nel primo pomeriggio di lunedì è stata eseguita dai carabinieri. 
Una brutta vicenda quella portata alla luce dalle indagini dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Castelnovo Monti culminate con l’arresto operato lo scorso mese di maggio nei confronti dell’insegnate 65enne. 
Tra i vari e gravi episodi contestati anche quello che l’avrebbe visto, durante una lezione del corso extra-scolastico che dirigeva, con uno strattagemma un’alunna, condurre una minore  14 anni in una casetta di legno, dove, dopo averle legato polsi e caviglie, la costringeva a subire un rapporto sessuale. 
 
Violenze accompagnate da molestie sessuali con l’invio tramite messaggi dal contenuto erotico che l’uomo ndirizzava alle allieve. Veri e propri appostamenti quelli architettati dall’indagato, anche all’interno della scuola, che non perdeva occasione per dare sfogo alle sue perversioni (cercava di baciare le allieve, palpava loro i seni, i glutei ecc..). L’alunna, su cui aveva esercitato in modo più marcato le attenzioni, caduta in un perdurante stato d’ansia, viveva l’esperienza scolastica con terrore, tanto che per esempio evitava di andare in bagno durante le lezioni, se non con delle compagne, per evitare di incontrare a scuola l’uomo.