“Veglia anti-omofobia, la presiede il vescovo di Reggio monsignor Camisasca”

Il vescovo aderisce alla preghiera anti-omofobia e i cattolici tradizionalisti se la prendono con lui e organizzano una veglia di riparazione sotto il vescovado. Succede a Reggio Emilia dove domenica si terrà, alla parrocchia di Regina Pacis, la seconda edizione della veglia di preghiera per il superamento dell’omofobia, della transfobia e ogni forma di intolleranza voluta da don Paolo Cugini. A presiedere la preghiera, sarà il vescovo, Massimo Camisasca.

Lo scrive gay news.it: sarà monsignor Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia e Guastalla, a presiedere la veglia di preghiera per il superamento dell’omofobia. Spiega il sito: "…gesto fortemente significativo arriva da Reggio Emilia, dove il 20 maggio si terrà presso la parrocchia di Regina Pacis la seconda edizione della veglia di preghiera per il superamento dell’omofobia, della transfobia e ogni forma di intolleranza voluta da don Paolo Cugini.

 Veglia che, fortemente osteggiata nel 2017 dallo stesso vescovo locale Massimo Camisasca e con toni di corale protesta da gruppi di cattolici tradizionalisti, è stata nelle scorse settimane nuovamente al centro di polemiche infuocate e attacchi reiterati da parte del neonato Gruppo di preghiera-riparazione 20 Maggio.
 
Tanto più che quest’anno l’iniziativa – agli occhi dei contestatori nostalgici d’un cattolicesimo piano – sarebbe aggravata da un «orientamento interreligioso-pancristiano» dovuto alla partecipazione della pastora battista Lidia Maggi. Ma a finire questa volta nel mirino del presidente Alessandro Corsini e dei suoi sodali lo stesso ciellino Camisasca per aver preso parte, il 16 aprile, a un incontro col Gruppo Cristiani Lgbt presso la parrocchia Regina Pacis.
 
Dopo le dichiarazioni di Don Paolo Cugini a Gaynews i toni hanno raggiunto un tale parossismo da indurre alcuni quotidiani cattolici conservatori a rilanciare per l’occasione i concetti di omosessualismo e omoeresia e spingere taluni a un’operazione di mailbombing nei riguardi di Camisasca perché vietasse “l’indegna veglia”.
 
Ma gli effetti sono stati esattamente contrari a quelli sperati. Tanto più che il forzare la mano all’autorità episcopale suona ancor più inaccettabile se di quella autorità ci si va proclamando vindici e difensori menzionando Tridentino, Sillabo e Catechismo di S. Pio X. Infatti non solo il vescovo Camisasca non ha annullato la veglia del 20 maggio ma ha ufficialmente comunicato che a presiederla sarà proprio lui".
 
Replicano a stretto giro di mail dal gruppo di preghiera-riparazione “20 maggio” (gruppo che aveva già annunciato un veglia di riparazione): "Dopo le fomentate polemiche sulla "veglia anti-omofobia" prevista per il 20 maggio nella parrocchia di Regina Pacis, il vescovo Massimo Camisasca – non attraverso la Diocesi o l’uffficio stampa diocesano, ma attraverso il sito di GayNews, evidentemente nuovo canale informativo del Monsignore – ha annunciato che sarà lui stesso a presiedere la veglia omoeretica.
 
Reggio-Emilia si rivela la Diocesi più Gay-Friendly d’Italia, uno scandalo appoggiato dal Pastore Maximo che, peraltro, si adegua alla locandina arcobaleno già modificata per il grande evento.
 
Il Gruppo di preghiera 20 maggio grida "VERGOGNA!" e invita tutti i fedeli, ora più che mai, a partecipare alla Veglia di riparazione sotto al Vescovado, domenica 20 maggio alle ore 21:00".